Ha abbandonato i libri di diritto ed è arrivata là dove l’ha portata la passione vera e autentica, quella per la cucina. Una passione che non ha lasciato scampo: forte, geneticamente tracciabile, praticamente una vocazione per i fornelli allo stato puro.
Stefania, 41 anni appena compiuti, trevigiana, dopo anni di studi universitari e pratica in studi legali ha lasciato il mondo del diritto per dedicarsi alla cucina, trasformandola in occupazione. Oggi è una felice e realizzata personal chef, dotata di attrezzature e cucina professionale, in grado di soddisfare qualsiasi palato. Al delivery e al takeaway ci è arrivata anni prima del lockdown. “Il lockdown – racconta Stefania – è stato un periodo utilissimo che mi ha consentito di organizzare al meglio la cucina, mettere in ordine le idee e consolidare il mio lavoro. La partita Iva mi consente di lavorare in tanti modi: dopo anni di corporate chef in azienda e qualche esperienza nei ristoranti, la vivo come un’opportunità, uno strumento di ricerca e di crescita personale. Gli stili di vita stanno cambiando, la gente ha sempre meno tempo e cerca soluzioni che possano migliorare e semplificare la loro quotidianità. I brunch pasquali o domenicali, le cene da divano, i sacchettoni della settimana che ho proposto su Instagram nel lockdown hanno fatto il tutto esaurito. Non avevo spazio per altri ordini”.